AEROGEL-HF è fornito in pannelli da 1480x1000 mm posizionati su pallet (Fig.1.a). I singoli pannelli devono essere movimentati in posizione di taglio. Il trasporto orizzontale dei pannelli deve essere eseguito con carrello semovente o altri mezzi di trasporto idonei. Il materiale deve essere immagazzinato al riparo dagli agenti atmosferici, in particolare dalla pioggia (Fig.1.b). Prima di inziare le operazioni di posa verificare la disponibilità dell'attrezzatura necessaria come elencata. |
Per la lavorazione di AEROGEL-HF sono sufficienti i comuni attrezzi utilizzati per le costruzioni a secco. Si raccomanda di procedere alle operazioni di taglio all'esterno dei locali, in ambiente aperto. Qualora non risultasse possibile 1) confinare l'area di lavoro 2) impiegare elettroutensili dotati di apparati per aspirazione e/o la raccolta delle polveri 3) assicurare una sufficiente aerazione dell'aerea di lavoro. Il taglio dei pannelli deve essere eseguito 1. manualmente con la tecnica dell'incisione e rottura mediante taglialastre cod. HF5908 per lastra in gessofibra e 2. con smerigliatrice angolare per la componente isolante. I passaggi principali sono di seguito descritti: Fig.2.a | Posizionare AEROGEL-HF su di un piano con il lato isolante a vista. Servendosi di una guida in acciaio o di un listello segnare con una matita sull'isolante la linea di taglio; Fig.2.b | Servendosi di una smerigliatrice angolare con disco da taglio abrasivo sottile -spessore massimo consigliato del disco 1.0 mm- procedere al taglio dell'isolante lungo la linea segnata, oppure servirsi della stessa guida in acciaio come riferimento. Affondare il disco nell'isolante fino ad incidere la lastra sottostante; Capovolgere il pannello Fig.2.c, Fig.2.d | Sulla parte anteriore di AEROGEL-HF -lato gessofibra a vista- incidere la lastra utillizzando il taglialastre cod. HF5908 oppure in mancanza di questo con un robusto cutter dotato di lama concava. Eseguire l'incisione in almeno due passaggi, servendosi di una guida in acciaio o di un listello come guida. Un maggior numero di incisioni faciliterà la rottura precisa della lastra; Fig.2.e | Posizionare l'incisione in prossimità del bordo del piano di lavoro ed applicare un colpo deciso alla porzione di pannello in maniera da ottenere la rottura della lastra lungo la linea di incisione; Fig.2.f | Se necessario i bordi possono essere rifiniti con l'uso di pialletto o rabotto. IMPORTANTE: non risulta possibile -né consigliato- tagliare lastra ed isolante in una unica operazione, ad esempio servendosi di seghetto alternativo. L'operazione di taglio è da eseguirsi in due passaggi distinti. Per tagli non lineari -come ad es. angoli, riseghe o sagome particolari- è possibile l'impiego di elettroutensili quali seghetto alternativo o sega circolare dotati di aspirapolvere. Anche in questo caso è importante procedere prima al taglio della corrispondente sezione di isolante sul retro della lastra, e successivamente procedere con il taglio sul lato gessofibra.. Non è possibile il taglio della componente gessofibra e dell'isolante in un'unica soluzione. Per l'esecuzione di fori necessari per il passaggio di cavi, per l'installazione di scatole di derivazione e/o per il passaggio di impianti elettrici ed idraulici è possibile fresare la lastra con elettroutensili o manualmente con l'uso di seghetti. Anche qui è importante avere precedentemente tagliato la corrispondente sezione di isolante sul retro della lastra prima di procedere con la fresatura o il taglio dall'altro lato. Non è possibile il taglio della componente gessofibra e dell'isolante in un'unica soluzione. |
Prima di procedere alla posa in opera accertarsi che la parete sia intonacata e finita, planare, a piombo, priva di irregolarità, consistente, asciutta, non soggetta ad umidità di risalita capillare, priva di efflorescenze nonché di muffe. Se si posa su di un vecchio intonaco accertarsi che questo risulti sempre ben ancorato; in caso contrario devono essere rimosse le irregolarità rilevanti effettuando l’eliminazione delle parti ammalorate e ripristinando la planarità ed il piombo della superficie. Vecchie pitture purchè sane e ben ancorate possono non essere rimosse. La presenza di pareti o porzioni di pareti disomogenee, ammalorate o inconsistenti potrebbe compromettere la tenuta degli ancoraggi, per cui è buona norma in questo caso eseguire delle prove in punti diversi ed analizzare i risultati. |
Il pannelli AEROGEL-HF vanno posati in aderenza alla parete senza necessità di sottostruttura di supporto, salvo che questa sia richiesta dalle specificità dell'intervento. Lo sviluppo massimo in altezza della controparete non deve superare i 3,5 mt. Lo schema di posa è "a correre" sfalsato ovvero con lato corto posto orizzontalmente e giunti verticali a tutta altezza. I giunti orizzontali dovranno risultare sfalsati di almeno 200mm. Non sono ammessi giunti incrociati (Fig.3). I pannelli inferiori vengono posati su un supporto elastico sottile -tipo fascia desolidarizzante- in appoggio al piano. Tutti i pannelli devono essere posizionati ad una distanza di ca. 6-7mm dagli elementi costruttivi adiacenti, solitamente solai e tramezze. Pertanto il taglio a misura dei pannelli deve essere effettuato considerando di lasciare tale fuga. Si consiglia di procedere al taglio in maniera da ottenere l'isolante più lungo di 6-7mm rispetto alla lastra in gessofibra: in tal modo una volta posato il pannello, l'isolante risulta in aderenza all'elemento costruttivo mentre la lastra in gessofibra distanziata di 6-7mm. Vedere la sez. "Raccordi e collegamenti". Non vi deve essere mai contatto diretto tra lastra in gessofibra ed elementi costruttivi adiacenti. L'accostamento dei pannelli è sempre caratterizzato dalla presenza dei bordi ribassati, che debbono essere posti a diretto contatto senza lasciare fughe (Fig. 4). |
Una corretta stuccatura è di fondamentale importanza per evitare la formazione di fessurazioni in prossimità del giunto. Si raccomanda di effettuare preliminarmente un'accurata pulizia delle superfici e dei bordi dai residui di polvere prima di procedere con la stuccatura. La pulizia può essere eseguita con aspirapolvere oppure con panno inumidito da passare sulle superfici interessate. Il giunto si presenta formato dall'accostamento di due pannelli, entrambi con bordo ribassato (Fig.7). Il ribassamento va completamente riempito con l'apposito stucco per giunti HF5902 applicato in un minimo due mani successive e distanziate nel tempo, con interposto il nastro in carta microforata di rinforzo HF5906. Il nastro in carta deve essere applicato nella prima mano di stucco, posizionandolo sul letto di stucco e liscinadolo delicatamente con la spatola. Una volta asciugata la prima mano il giunto verrà rivestito con una seconda mano di stucco. Una volta indurita anche la seconda mano procedere a carteggiatura se necessario. Nota operativa | Il nastro deve risultare ben integrato nel letto di stucco, pena la possibile formazione di antiestetiche bolle d'aria nel retro del nastro in fase di essicazione. Il nastro non dovrà quindi trovarsi a contatto con la lastra, bensì annegato nello stucco. Non è prevista la posa -e dunque la stuccatura- di due lastre il cui giunto risulti formato da un bordo dritto ed uno ribassato (Fig.8). |
Dopo una adeguata pulizia delle superfici (manualmente e/o con aspirapolvere) i pannelli sono pronti per ricevere le più comuni finiture tra le quali - Rasatura con stucco di finitura HF5903 (Mov. 2) - Intonaci e finiture decorative - Tinteggiature - Rivestimento con piastrelle/mattonelle - Tappezzeria In ragione della collocazione geografica e delle condizioni igrometriche a contorno, verificare il giusto grado di permeabilità al vapore da adottare. Qualora in funzione delle caratteristiche della partizione e delle condizioni termo-igrometriche a contorno si rendesse necessario l'impiego di barriera o freno al vapore, si procederà con la posa dell'elemento sopra AEROGEL HF senza soluzione di continuità. A chiusura sarà posata ulteriore lastra in gesso rivestito o gessofibra fissata con modalità "lastra su lastra" a mezzo di idonee viti (Fig.9). Prima di iniziare il lavoro -p.e. la rasatura, la posa delle piastrelle o della tappezzeria- occorre verificare l’idoneità della superficie. In particolare, si deve avere cura che - giunti, teste delle viti, graffi ecc. siano stuccati con lo stucco per giunti I pannelli AEROGEL-HF vengono forniti con la superficie già primerizzata in fabbrica. Ulteriori primers o fissativi devono essere applicati solo qualora previsti dal produttore del rivestimento che si andrà ad impiegare, nello specifico per supporti a base gesso. In genere è richiesto un fondo specifico prima dell'applicazione di collanti e intonaci cementizi fini o a spessore. Verificare in tutti i casi la compatibilità dei prodotti di finitura con supporti in gessofibra, ed in caso contrario applicare idoneo fondo. - RASATURA CON STUCCO Per quanto riguarda il sistema di finitura più comune ovvero la rasatura con stucco rasante cod. HF5903, il prodotto deve essere lavorato a una temperatura non inferiore a +5 °C. La superficie dei pannelli AEROGEL-HF è già provvista di mano di fondo in fabbrica, non è necessario applicare un’ulteriore mano di fondo. Se nell'ambiente sono previste lavorazioni che producono umidità, come nel caso di massetti realizzati per via umida o intonaci a umido, la rasatura deve essere eseguita solo dopo la loro completa essiccazione. Lo stucco di finitura deve essere applicato nello strato più sottile possibile. Lo spessore massimo di stuccatura deve essere di circa 0,5-1mm. Tipicamente lo stucco rasante viene applicato in un minimo due mani. Consigliate tre miani. Le lievi irregolarità possono essere carteggiate utilizzando utensili retinati abrasivi o carta abrasiva. Prima di eventuali lavorazioni successive, le superfici carteggiate devono essere ripulite dalla polvere. |
- RIVESTIMENTO Sui pannelli AEROGEL-HF possono essere posati tutti i tipi di piastrelle in materiali ceramici e sintetici, senza alcuna difficoltà, con la normale posa mediante collante. Verificare le indicazioni del produttore prima di applicare collanti a polvere cementizia con additivi plastici. Verificare la necessità di mano di fondo prima di procedere con l'applicazione del collante (vedere istruzioni del produttore per supporti a base gesso). Utilizzare collanti con scarso contenuto d’acqua come ad esempio polvere cementizia con additivi plastici, le cosiddette colle flessibili. Il lato da incollare del rivestimento deve trovarsi con almeno l’80% della superficie nel letto di collante. Per le fughe utilizzare malte flessibili per giunti. In caso di superfici soggette alla presenza d’acqua, come nell’area della doccia e della vasca da bagno, prima di procedere alla posa del rivestimento è necessario applicare una impermeabilizzazione supplementare: allo scopo si possono utilizzare sistemi di impermeabilizzazione completi oppure guaine sigillanti liquide unitamente a collanti a polvere cementizia con additivi plastici. Le superfici delle pareti retrostanti docce e vasche da bagno devono essere protette contro la penetrazione di acqua fino a un’altezza di min. 2,20 ml a partire dalla base. È opportuno che la superficie trattata venga estesa anche ai lati dei due sanitari oltre la loro sagoma per min. 30cm. | ![]() |
I pannelli AEROGEL-HF vengono forniti con la superficie già pretrattata, pronta per accettare le più comuni finiture. Verificare comunque la necessità o meno di una mano di fissativo a seconda della finitura scelta. E' convenzione suddividere i livelli di finitura superficiale nelle costruzioni a secco in 4 gradi QF 1 "qualità di finitura bassa" Indipendentemente dalla classe di finitura desiderata, per ottenere un buon risultato finale è essenziale una corretta scelta del tassello, l'accurata esecuzione del fissaggio dei pannelli e della stuccatura dei giunti. Eseguendo a regola d'arte la posa dei pannelli sì può ridurre il rischio di formazione di "salti di livello" in prossimità dei giunti, e conseguenti zone d'ombra superficiali osservabili in presenza di luce radente. Qualità di finitura QF 1 Superfici con bassi requisiti di qualità come ad esempio supporti da piastrellare o che saranno impermeabilizzati con guaine liquide o malte cementizie bicomponenti. Lavorazioni necessarie: Qualità di finitura QF 2 Superfici con requisiti di qualità media indicata in previsione delle seguenti finiture finali: - Tappezzerie ruvide o spesse Lavorazioni necessarie: Con la qualità di finitura QF 2 è da considerare accettabile la presenza di leggere zone d'ombra dovute a salti di livello in prossimità dei giunti. Qualità di finitura QF 3 Superfici con requisiti di medio-alta qualità indicata in previsione delle seguenti finiture finali: - Rivestimenti sottili come ad es. carta da parati Lavorazioni necessarie: Con la qualità di finitura QF 3 non si noteranno differenze sensibili tra superficie dei pannelli e stuccature dei giunti. Si ottiene inoltre la quasi totale scomparsa -anche in presenza di luce radente- di zone d’ombra dovute alla non perfetta complanarità tra i pannelli. Eventuali irregolarità sono comunque inferiori rispetto alla classe QF 2. Qualità di finitura QF 4 Superfici con requisiti di qualità elevata per le quali è necessaria la rasatura totale della parete, indicata in previsione delle seguenti finiture finali: - Rivestimenti sottili di ogni genere Lavorazioni necessarie: La qualità di finitura QF 4 assicura la scomparsa di ogni irregolarità nella zona dei giunti; in presenza di luce radente potrebbero tuttavia presentarsi delle deboli zone d’ombra distribuite su grandi superfici. Ulteriori mani di rasatura possono essere indicate a seconda delle specificità della finitura scelta. |
Carichi isolati leggeri, che agiscono perpendicolarmente e parallelamente alla superficie della parete con una sporgenza contenuta, possono essere fissati direttamente ad AEROGEL-HF con i mezzi di fissaggio comunemente reperibili in commercio. Lo schema sotto riporta i carichi max. ammessi per tipologia di fissaggio (valori indicativi). | |||||||||
![]() | 18 Kg | ![]() | 28 Kg | ![]() | 38 Kg | ![]() | 30 Kg | ![]() | 55 Kg |
I carichi a mensola medio-pesanti come ad esempio scaffali, mobili, pensili, staffe, mensole etc. devono essere fissati alla sottostruttura portante in laterizio/cementizia mediante idonei ancoraggi passanti di tipo prolungato. |
VERS. IP/3.2.06
Le informazioni, le immagini, i disegni, gli schemi e le descrizioni, sia tecniche che generali, contenuti nella presente guida sono da considerarsi generici; le informazioni di dettaglio sono indicative e rappresentano schematicamente il funzionamento base di sistemi e prodotti. Le informazioni corrispondono alle nostre attuali migliori conoscenze ed esperienze. I dati sono stati elaborati con la massima cura e conoscenza, ma non esimono l’utente in linea di principio dal controllo autonomo del prodotto sotto il profilo della sua idoneità per l’impiego previsto. L’applicabilità e la compatibilità dei prodotti devono essere verificate in relazione al singolo intervento dal tecnico, dall'applicatore o dal cliente sotto la loro responsabilità. I nostri tecnici sono a disposizione per chiarimenti in merito all’impiego e alla lavorazione dei nostri prodotti. Tutti i documenti nella loro versione più aggiornata sono disponibili esclusivamente all'interno del portale www.ecofine.it.